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Sicurezza cantieri: cosa ci insegna il maxi incendio di Hong Kong (e perché il coordinamento è decisivo)


04-12-2025

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Negli ultimi mesi il tema della sicurezza cantieri è tornato al centro dell’attenzione internazionale a causa del devastante maxi incendio di Hong Kong, un evento che ha mostrato con drammatica chiarezza quanto sia fragile un cantiere quando mancano procedure chiare, materiali adeguati e un coordinamento rigoroso. Oltre alla tragedia umana, ciò che colpisce è la rapidità con cui il fuoco si è propagato lungo le impalcature, evidenziando criticità che non riguardano solo la realtà asiatica, ma ogni contesto in cui si lavora in quota o su edifici in ristrutturazione.
 

Cosa è successo a Hong Kong e perché se ne parla in tema di sicurezza cantieri


Il 26 novembre 2025 un vasto incendio è divampato nel complesso residenziale Wang Fuk Court, nel distretto di Tai Po a Hong Kong. Il rogo, in corso di accertamento, si è propagato rapidamente lungo gli edifici in ristrutturazione: le impalcature in bambù e le reti/netting da cantiere, avvolgendo più torri, hanno contribuito a trasformare i lavori in una tragedia. Il bilancio è drammatico: almeno 159 vittime, decine di feriti e decine di dispersi.

L’incidente ha acceso un dibattito globale sulla sicurezza nei cantieri, soprattutto nei lavori in altezza e nelle ristrutturazioni. Molti puntano il dito sulle impalcature asiatiche tradizionali (bambù e rete) e sulla mancanza di adeguato coordinamento, supervisione e controlli. 
 

La sicurezza cantieri: un sistema complesso tra procedure, materiali e responsabilità


Quando parliamo di sicurezza cantieri, non si tratta solo di elmetti o caschi di protezione: è un sistema integrato che coinvolge procedure, responsabilità, materiali, controlli e coordinamento.
I materiali utilizzati in cantiere devono rispettare specifici standard di sicurezza: le impalcature devono essere ben progettate, montate da operatori qualificati, sottoposte a regolari ispezioni e devono impiegare materiali accessori (reti, protezioni, rivestimenti) certificati, adatti, per esempio, a limitare il rischio incendio.
Ogni fase del cantiere, dalla progettazione, al montaggio, all’uso e smontaggio richiede un approccio coordinato, con figure competenti che definiscono rischi, piani di lavoro, misure preventive, e vigilano sull’applicazione delle procedure.
La sicurezza nei cantieri edili non è un costo accessorio, ma un obbligo e una risposta concreta al dovere di proteggere vite umane e beni. Gli oneri della sicurezza debbono essere sempre esplicitati nei contratti d’appalto e non possono essere soggetti a ribasso d’asta, cioè non sono scontabili. Quando manca coordinamento o si usano materiali inadeguati, le conseguenze possono essere gravissime, come dimostra il caso di Hong Kong.
 

Le principali criticità della sicurezza nei cantieri edili


In base all’incidente di Hong Kong e a quanto emerge dal dibattito tecnico e regolamentare, le criticità più comuni sono:

  • Uso di materiali inadeguati o non certificati: reti antipioggia o plastica, polistirene per isolamento, coperture o pannellature combustibili, abbinati a strutture provvisorie come impalcature in legname, aumentano il rischio incendio. Nel caso di Wang Fuk Court, la combinazione tra impalcature, rete/plastica e materiali infiammabili ha favorito la propagazione del fuoco.
  • Mancanza di manutenzione e ispezioni regolari: impalcature, strutture provvisionali e macchinari di sollevamento devono essere ispezionati da personale competente, con cadenze prefissate, e qualora emergano problemi devono essere subito messe in sicurezza o smontate.
  • Difetti nella pianificazione e coordinamento dei lavori: in assenza di un coordinatore sicurezza cantieri che sovrintenda le varie fasi del cantiere, le operazioni possono essere gestite in modo disorganizzato. Questo può causare situazioni pericolose, come lavori simultanei incompatibili, uso incautamente combinato di materiali pericolosi, o trascuratezza nelle procedure di prevenzione.
  • Inadeguatezza del sistema di allarme e protezione dell’edificio: impianti antincendio, vie di fuga, e piani di evacuazione devono essere adeguati anche durante i lavori. Nel caso di Hong Kong, anche la scarsa manutenzione o il sabotaggio di sistemi di allarme hanno aggravato l’esito della tragedia.
     

Cosa fa lo Studio Cerutti per la sicurezza cantieri


Su nomina del committente, lo studio assume il ruolo di responsabile sicurezza cantieri o coordinatore sicurezza cantieri, ossia la figura incaricata di gestire tutti gli aspetti della prevenzione: analisi rischi, cronoprogramma lavori (GANTT), coordinamento delle imprese, verifica materiali e procedure. Viene definito un piano di sicurezza e coordinamento all’inizio di ogni progetto edile, con verifica costante delle condizioni, degli strumenti e delle procedure operative, per garantire che le impalcature, le protezioni e i materiali rispettino normative e standard.
Lo Studio verifica che le ispezioni periodiche, ove necessarie, siano programmate e documentate, e gestisce le comunicazioni tra committenti, imprese e operatori, assicurando trasparenza e conformità normativa.
In definitiva, il coordinamento e un approccio strutturato può fare la differenza tra un cantiere sicuro e un potenziale disastro, mettendo al riparo il committente da responsabilità civili e penali e dal fermo giudiziario del cantiere.
 

Se stai avviando un intervento edilizio o desideri migliorare la gestione della sicurezza nei tuoi cantieri, affidati a professionisti esperti: il nostro studio offre consulenza completa, coordinamento della sicurezza cantieri e supporto tecnico in ogni fase dei lavori. Contattaci.

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